Partito dei Giovani (P.d.G.)

Finalmente è nata una forza giovane che vuole rinnovare il paese e sostituire l'attuale gerontocrazia che soffoca l'Italia.

Vday

mercoledì 25 giugno 2008

PIANO B (4° PARTE)


"(...) Un altro problema urgente è stabilizzare il clima. Ho raccomandato nel Piano B di dimezzare entro il 2015 le emissioni mondiali di carbonio. Ciò può essere fatto con le tecnologie esistenti; non dobbiamo aspettare qualche innovazione. Per esempio, se nel mondo prendessimo sul serio il problema del clima, le temperature che porteranno ad un aumento dei prezzi degli alimenti, se decidessimo di rimpiazzare in tutto il mondo entro i prossimi tre anni tutte le vecchie lampadine a incandescenza, con nuove lampadine fluorescenti, l'investimento fatto farebbe risparmiare circa il 30% delle bollette energetiche all'anno e potremmo chiudere centinaia di centrali a carbone in tutto il mondo. Non ci sarebbe nessun cambiamento nell'illuminazione, ma semplicemente la otterremmo in modo più efficiente.
Negli Stati Uniti abbiamo un consumo di energia straordinario a causa di una flotta di automobili molto poco efficienti. Ma adesso abbiamo a disposizione nuove tecnologie. Come molti di voi sapranno, i giapponesi detengono la leadership in questo campo. Toyota e Honda, entrambe adesso, hanno due o tre macchine con motore ibrido, a benzina ed elettrico. I motori ibridi benzina-elettrici non hanno avuto molto successo in Europa, ma in Giappone e negli Stati Uniti lo stanno avendo. Probabilmente vedremo 100.000 macchine con motore ibrido in più quest'anno.
L'aspetto più promettente di questi ibridi è che sono all'avanguardia per quanto riguarda la tecnologia automatica, usando una combinazione di un motore elettrico e di uno alimentato a benzina.
Ma se guardiamo all'efficienza della flotta automobilistica americana, oggi è di circa 20 miglia per gallone. Mentre la Toyota Prius, che è la più famosa tra le macchine a motore ibrido, fa 55 miglia con un gallone. Se dovessimo decidere che nei prossimi anni negli Stati Uniti si debba passare completamente a macchine a motore ibrido benzina-elettrico, potremmo molto facilmente ridurre l'uso della benzina della metà con un guadagno per la salute e per il clima. Questo risultato sarebbe ottenuto senza nessun cambiamento per quanto riguarda il numero delle vetture e nessun cambiamento nelle miglia percorse, che pure sarebbe possibile ed auspicabile.
La macchina con motore ibrido, quando vi state avvicinando al segnale di stop o al rosso di un semaforo e iniziate a schiacciare il freno, spegne automaticamente il motore a benzina e l'azione di frenata è utilizzata per generare elettricità che viene accumulata nella batteria. Quando scatta il verde e voi ripartite, entra in funzione il motore elettrico. E poi quando raggiungete le 25 miglia all'ora (circa 40 chilometri all'ora), allora la macchina utilizza nuovamente il motore a benzina. Se volete comprarvi una Toyota Prius negli Stati Uniti, adesso dovete aggiungervi ad una lista di attesa che può variare dai 4 ai 18 mesi, perché la richiesta di queste macchine è molto forte. Sono automobili straordinarie e così efficienti che si corre il rischio di scordarsi di mettere la benzina.
Un membro del Consiglio dell'Eartb Policy Institute, che vive vicino a Princeton nel New Jersey, voleva una Toyota Prius; alcuni mesi fa lui e sua moglie hanno saputo dal commerciante che la macchina era arrivata. Quindi sono andati a prenderla, hanno firmato tutte le carte, hanno pagato, e nel momento stesso in cui hanno finito il commerciante gli ha detto: "Se lasciate questa macchina qui, vi diamo 5.000 dollari in più di quello che voiavete pagato adesso". Il motivo è che è un rivenditore Toyota deve venderla al prezzo di listino, ma c'è in realtà un mercato nero per quanto riguarda queste macchine dovuto alle lunghe liste di attesa; e se hanno offerto 5.000 dollari potete immaginare che ne avrebbero ottenuti dai 7.000 ai 10.000in più rispetto al prezzo dilistino. Questo è un indicatore positivo ed un segnale molto buono, per cui credo che le compagnie americane accelereranno il passaggio a questo tipo di tecnologia. La Ford è entrata nel mercato con la E Suv col motore ibrido; stiamo quindi vedendo qualche progresso in questo campo.
Ora, se non avete la macchina con il motore ibrido, esiste anche una seconda possibilità: avere un'auto elettrica e ricaricare la batteria quando andate a casa la sera quando la richiesta di elettricità diminuisce, utilizzando un timer. Ciò significa che brevi distanze come per esempio andare e tornare dal lavoro, andare nei negozi a fare lo shopping, ecc. possono essere tranquillamente percorse con l'elettricità, purché prodotta da fonti rinnovabili e pulite. Tutto ciò può tagliare l'uso della benzina di un ulteriore 20%,quindi 50% più il 20% è uguale al 70% di riduzione. La parte più interessante di questa ipotesi prevede la possibilità di investire nelle migliaia di fattorie del vento, in tutti gli Stati Uniti, per fornire elettricità alla rete a basso costo, e di usare questa elettricità per alimentare le macchine.
Due tecnologie: l'evoluzione del motore ibrido benzina-elettrico e il progetto dell'energia eolica, hanno aperto una serie di opportunità per ridurre la nostra dipendenza dalla benzina.
Lasciatemi parlare del vento per qualche minuto. Negli Stati Uniti abbiamo molto vento; molti paesi hanno molto vento.
Come sapete nel mondo l'elettricità generata dal vento sta crescendo di più del 30% all'anno dal 1995. Qui in Europa quasi 40 milioni di persone ottengono l'elettricità da fonti eoliche; la maggior parte di queste si trovano in Germania, Danimarca, alcune sono in Spagna. Ma ora c'è abbastanza elettricità eolica in Europa da soddisfare i bisogni energetici di 40 milioni di europei. L'Associazione Europea per l'Energia Eolica prevede che entro il 2020 fino a 195 milioni di europei potrebbero ottenere l'elettricità dalle fattorie del vento. Un consulente danese dell'energia eolica ha detto recentemente che se i governi europei prendessero seriamente in considerazione la possibilità di sviluppare le loro fonti eoliche off-shore, nel 2020tutti i bisogni energetici europei potrebbero essere soddisfatti dall'energia eolica.
Ci sono sei motivi per cui l'elettricità generata dal vento sta crescendo così velocemente: è abbondante, a basso costo, inesauribile, largamente diffusa, pulita, amica dell'ambiente.
Nessuna altra fonte energetica possiede tutti questi attributi.
Vorrei sottolineare l'abbondanza. Nel 1991 il Dipartimento Americano per l'Energia fece un inventario delle potenzialità eoliche degli Stati Uniti, mettendo in evidenza che tre degli stati più ricchi di vento, Nord Dakota, Kansas e Texas, avevano energia colica sufficiente a soddisfare l'intero fabbisogno energetico nazionale. Molta gente rimase sorpresa perché tutti pensavano che l'energia eolica fosse una fonte di energia marginale. Guardando indietro, adesso sappiamo che era stata sottovalutata perché si basava ancora su tecnologie del 1991.
I progressi fatti nel design delle turbine eoliche da allora hanno abbassato la velocità del vento alla quale le turbine diventano operative, consentendo di convertire il vento in energia in modo più efficiente; e poiché le turbine sono montate su pali molto più alti, in alcuni casi anche più del doppio, sfruttano un regime di vento più ampio. Quindi, se il Dipartimento Americano per l'Energia poteva dire nel 1991 che questi tre stati avevano energia eolica sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico nazionale, possiamo dirlo anche adesso nonostante l'aumento dei consumi.
Negli USA abbiamo molti altri stati ricchi di vento e il Dipartimento dell'Energia non include il vento off-shore; e noi abbiamo una lunga linea costiera. Ho parlato di questo per dare un'idea di ciò che è possibile realizzare. Nel Piano B ho parlato anche dei veicoli a celle a combustibile e dell'economia a idrogeno, ma ora sembra – e non sono l'unico ad aver cambiato idea – che sia molto più economico e sicuramente più veloce utilizzare il motore ibrido benzina-elettrico piuttosto che le celle a combustibile alimentate da idrogeno; infatti è molto dispendioso creare le nuove infrastrutture necessarie per l'economia dell'idrogeno. Ma forse non ci sarà bisogno di costruirle, quindi stiamo iniziando a vedere un nuovo orizzonte che si apre per
ristrutturare tutta l'economia dell'energia."

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