Partito dei Giovani (P.d.G.)

Finalmente è nata una forza giovane che vuole rinnovare il paese e sostituire l'attuale gerontocrazia che soffoca l'Italia.

Vday

mercoledì 20 febbraio 2008

DAL PARADISO NON TI CACCIA NESSUNO


La segreteria del P.d.G. ritiene importante diffondere tra i propri simpatizzanti l'intervista di Stefano Corradino a Bice Biagi, figlia del giornalista Enzo da poco scomparso, dopo le recenti dichiarazioni dell'on. Berlusconi su suo padre.
"Eravamo a casa in famiglia e stavamo festeggiando felicemente un compleanno. Un momento privato e dolce. Mentre spegnevamo le candeline alcuni colleghi ed amici ci hanno telefonato per riferirci delle dichiarazioni di Berlusconi. La prima reazione è stata di profonda amarezza, la consapevolezza che neanche il dolore riesce mai ad essere un fatto privato…"
Così Bice Biagi commenta l’intervista su Tv7 di Silvio Berlusconi (condotta da un prono ed accondiscendente Gianni Riotta, ndr) che ha di nuovo tirato in ballo il padre Enzo.
Partiamo dalla dichiarazione. Berlusconi ha detto “mi sono battuto perché Biagi non lasciasse la televisione ma alla fine ha prevalso il desiderio di poter essere liquidato con un compenso molto elevato”…
Per prima cosa è stata una transazione e non una liquidazione. Lui non voleva portare la Rai in Tribunale. Secondo: se proprio la vogliamo mettere sul piano meramente economico il Berlusconi imprenditore sa che ci avrebbe guadagnato di più restando a lavorare lì.
Era un pò che Berlusconi non ritornava sull’episodio dell’editto bulgaro.
Non ne sentivamo la mancanza. Ci aveva fatto tirare un sospiro di sollievo l’appello del presidente Napolitano, grande amico di nostro padre, ad abbassare i toni in campagna elettorale. Mi sembra a questo punto che per Silvio Berlusconi poco contino le parole del Capo dello Stato.
La vostra prima reazione: più rabbia o amarezza?
Rabbia, indignazione, e dolore… La rabbia per le tante falsità pronunciate e per il pensiero che si possa sparlare di una persona che non c’è più per meri fini elettoralistici.
Magari rettificherà nei prossimi giorni…
Spero ci risparmi l’ennesima imbarazzante affermazione “sono stato frainteso”. Piuttosto chieda scusa per una persona che non c’è più.
Vi appellerete al diritto di replica in tv?
Vedi, nostro padre non era un antiberlusconiano ma un democratico. Un uomo che ha combattuto contro le ingiustizie, e l’arroganza del potere, molto prima di conoscere Silvio... Continuare a dire le stesse cose e credere in quei valori per noi è il modo migliore per rispondere a Berlusconi... E poi la risposta più autentica e che ci incoraggia a continuare viene dalle donne e dagli uomini che ieri ci hanno fermato per la strada, in un supermercato o in autobus per esprimerci la loro solidarietà. Questo è quello che Enzo avrebbe apprezzato di più.
Si sta concretizzando il progetto di una Fondazione a lui dedicata nella città di Reggio Emilia. Un luogo per non perdere la memoria.
Non solo, il progetto a cui si sta lavorando è quello di una sede dove studenti, ricercatori, docenti, professionisti potranno consultare e studiare l'esperienza di un giornalista e scrittore che ha attraversato un secolo. Una iniziativa per accendere e suscitare nei giovani - attraverso l'istituzione di dottorati, borse di studio, premi nazionali, master e incontri con personalita' di rilievo - quell'interesse critico e quella curiosita' che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Biagi.
Ha intervistato personaggi come Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Robert Kennedy, Henry Kissinger... solo per citarne alcuni. Importanti lezioni di giornalismo per i giovani che volessero intraprendere la sua stessa carriera.
Le interviste sono centinaia, raccontano la storia del mondo e del secolo che ci siamo lasciati alle spalle. Molte le vedremo su Raitre a partire dal 5 marzo prossimo, in un primo ciclo di otto puntate dedicate proprio alle sue interviste più importanti.
Immaginiamo che Enzo abbia ascoltato da lassù l’intervento del Cavaliere sulla sua liquidazione.
Con la consueta ironia e una battuta delle sue lo avrebbe elegantemente “liquidato”…

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martedì 12 febbraio 2008

LE DUE MUCCHE


Un classico aggiornato...
SOCIALISMO:
Hai 2 mucche.
Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.
COMUNISMO:
Hai 2 mucche.
Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.
FASCISMO:
Hai 2 mucche
Il governo te le prende e ti vende il latte.
NAZISMO:
Hai 2 mucche.
Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.
DITTATURA:
Hai 2 mucche.
La polizia te le confisca e ti fucila.
FEUDALESIMO:
Hai 2 mucche.
Il feudatario prende metà del latte e si tromba tua moglie.
DEMOCRAZIA:
Hai 2 mucche.
Si vota per decidere a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:
Hai 2 mucche.
Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

ANARCHIA:
Hai 2 mucche. Lasci che si organizzino in autogestione.

CAPITALISMO:
Hai 2 mucche.
Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.
CAPITALISMO SELVAGGIO:
Hai 2 mucche.
Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche.
Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.
PRODISMO:
Hai 2 mucche.
Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco.
Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.
BERLUSCONISMO:
Hai 2 mucche.
Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca.
Poi fai uno scambio delle lettere di credito con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche.
I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman,posseduta clandestinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche.
Nei libri contabili di questa Società figurano 8 mucche con l'opzione
d'acquisto per un ulteriore animale.
Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano.
Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

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giovedì 7 febbraio 2008

NON CI RESTA CHE LA MADONNA DI LOURDES


La segreteria del P.d.G. ritiene importante diffondere tra i propri simpatizzanti la lettera aperta di Don Paolo Farinella che aiuta a riflettere su questo periodo davvero buio per la democrazia e la storia repubblicana.
"Genova, 04 febbraio 2008.
Non ci resta che la Madonna di Lourdes, nella speranza che almeno lei possa fare qualcosa per l'Italia dove Padre Pio protegge il clan Mastella, Santa Rosalia piange il cattolicissimo Cuffaro condannato a cinque anni per complicità in «mafia personalizzata» e Santa Agata di Catania si affida alla mafia per la sua onorata processione. Madonna di Lourdes, confidiamo in te!
In queste ore si sta consumando l'assassinio della democrazia, ma più ancora della decenza e della dignità di una Nazione.
Si va a votare, dopo appena due anni dalle elezioni perché deputati e senatori pagati 15 mila euro al mese (oltre al resto) per governare, non hanno saputo trovare il tempo per guadagnarsi lo stipendio. Pagati per governare, hanno spolpato la stessa parvenza della democrazia.
Andremo a votare, infatti, con la legge-porcata che ha espropriato il popolo dell'unica ragione che lo rende democratico: il voto. Ancora una volta saranno le mafie dei partiti a redigere le liste dei candidati che il popolo schiavo dovrà votare a piè di lista senza fiatare.
Il dramma e il ridicolo si fondano insieme: Berlusconi che ha voluto la legge-porcata per rendere coscientemente ingovernabile il parlamento e il Paese, ci è riuscito con la complicità dei partiti di ispirazione cristiana che preventivamente hanno fatto i gargarismi con l'acqua benedetta.
Ora con la stessa legge-porcata si avranno pseudo-elezioni che costeranno un patrimonio ai cittadini che premieranno chi ha reso ingovernabile l'Italia, dopo avere frodato il popolo con l'esportazione di capitali all'estero, con la frode del fisco, con l'occupazione delle tv private e di Stato, assolvendosi dalla corruzione con le leggi su misura fatte dai suoi avvocati, fatti eleggere al parlamento e quindi stipendiati dallo stesso popolo che dovrebbe essere parte lesa e parte civile. Il popolo masochista invece applaude e gioisce. Il governo Prodi era stato votato per abolire le leggi vergogna, ma la maggioranza era troppo impegnata a litigare per un tozzo di visibilità finendo per lasciare le leggi ad personam insieme alla vergogna.
Tutti sono convinti che l'Unto Cerone tornerà al governo insieme ai suoi famigli, accompagnato da Previti e dagli alleluia della gerarchia ecclesiastica italo-vaticana. Precedono la processione inquisiti, mafiosi e condannati in primo, secondo e terzo grado. Per gli interdetti dai pubblici uffici Previti, Cuffaro, ecc.), si farà una leggina apposita per interdire i giudici dalla loro giurisdizione e cedere la giustizia ai familiari degli inquisiti fino al terzo grado di parentela. Si manda a casa Prodi per fare posto al senatore (prossimo) Cuffaro, uomo integerrimo e di specchiata virtù, certificata dall'autorità infallibile del vice papa, al secolo Casini Pierferdinando in Caltagirone, cristiano spocchioso di chiara moralità coniugale insieme al suo compagnuccio di merende, tal Gianfranco Fini: costoro, insieme al loro padrone e capo, cattolici dichiarati, urbi et orbi, amano tanto la famiglia da averne anche due sul modello poligamico arabo. Il parroco di Montecitorio, Mons. Fisichella, annuisce grato e congratulato. Costoro che hanno votato cristianamente in silenzio tutte le leggi immorali del governo Berlusconi, di cui, fino a ieri, dicevano peste e corna, oggi strisciano ai suoi piedi proni al bacio della sacra pantofola con la benedizione del santo padre e figli devoti, sotto la direzione del cerimoniere devoto Giuliano Ferrara.
Don Paolo Farinella"

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